La rifinizione conciaria è l’ultima fase di lavorazione per definire la “mano” della pelle e la sua dimensione organolettica. Fase sulla quale Superior sta investendo in termini di ricerca e innovazione sostenibile.
Bottalata, palissonata, smerigliata: si fa presto a dire “pelle”! Materiale organico straordinario, la pelle segue molte fasi di lavorazione prima di assumere la sua forma finale. Alcune caratteristiche come la morbidezza, la resistenza meccanica e il colore sono abbozzate durante le fasi di concia, riconcia e tintura. Ma è con la rifinizione che si definisce la resa estetica e funzionale della pelle, si protegge e si nobilita la sua superficie. Questo la rende una fase delicata e importante, sulla quale Superior ha deciso di investire per promuovere una produzione sempre più eco-sostenibile.
La rifinizione conciaria può essere meccanica e chimica. Un processo non esclude l’altro, e oggi molte pelli sono rifinite sia meccanicamente sia chimicamente. Durante la rifinizione, sul fiore della pelle vengono applicate resine polimeriche, caseine, cere, pigmenti e coloranti, allo scopo di impartire il colore voluto, dare brillantezza, tatto e altre caratteristiche organolettiche, fisiche e merceologiche. Grazie a questa combinazione di tecniche, è possibile ottenere pelli con effetti anche molto particolari: un approccio necessario per essere al passo con le tendenze della moda e con la creatività degli stilisti. E, in certi casi, anticiparle.
La rifinizione meccanica della pelle
La rifinizione meccanica comprende una serie di operazioni realizzate attraverso specifiche macchine. Tra queste vi sono:
- la lucidatura, per un effetto lucido;
- la placcatura per un effetto piatto e liscio;
- la pressatura per incidere una stampa recante un motivo o un disegno;
- la follonatura per un effetto “mosso” che rende più marcata la grana della pelle;
- la smerigliatura per un effetto scamosciato (lato carne) o nabuck (lato fiore).
La rifinizione chimica della pelle
Con la rifinizione chimica la pelle viene ricoperta da uno o più strati sovrapposti di materiale sintetico o naturale. Tali miscele possono contenere coloranti, opacizzanti o lucidanti per variare il risultato finale. La modalità più utilizzata è la rifinizione a spruzzo.
Questa avviene tramite pistole che funzionano come aerografi, impiegando l’aria come fluido per il trasporto e la diffusione del prodotto chimico. Sono proprio i macchinari della rifinizione a spruzzo quelli su cui Superior sta lavorando: in collaborazione con il fornitore, stiamo testando una conversione del fluido da aria ad azoto. Lo scopo è sfruttare le caratteristiche chimiche di questo elemento per ottimizzare l’uso di prodotto chimico e contenere gli sprechi, riducendo i tempi e i volumi di emissioni.
Puntiamo quindi alla produzione di pelli di lusso rifinite con la nostra qualità di sempre, ma con un occhio di riguardo verso una più marcata sostenibilità del processo.